In un’epoca in cui l’emergenza ambientale non può più essere ignorata, Simone Riva alza la voce con “L’isola che c’è”, un brano che unisce denuncia e ironia in un racconto tagliente e grottesco. La canzone dipinge un quadro impietoso delle conseguenze del degrado ambientale, trasportando l’ascoltatore in un viaggio surreale dove plastica e rifiuti sono i protagonisti indiscussi.
Il testo si apre con una scena di apparente normalità: una telefonata a un’agenzia di viaggi per prenotare una vacanza. Ma invece delle classiche destinazioni da sogno, emergono mete ben diverse, tristemente reali: luoghi invasi dai rifiuti, con reti che mutilano la fauna marina e petrolio che macchia le acque.
Simone Riva, noto nel Nord Italia anche come il “Turista Spazzino” per il suo impegno volontario nella pulizia di spiagge e altri luoghi naturali, utilizza un linguaggio tanto ironico quanto amaro. “L’isola che c’è” diventa così una metafora del disinteresse collettivo verso una questione cruciale come l’inquinamento.
Con questo brano, Riva non si limita a intrattenere: costringe il pubblico a riflettere sulle responsabilità individuali e collettive, lanciando un appello urgente al cambiamento. Una canzone che colpisce e, soprattutto, fa pensare.
Le immagini evocate, forti e disturbanti, non lasciano spazio a fraintendimenti: il nostro consumo sfrenato e la gestione irresponsabile dei rifiuti stanno trasformando gli oceani e gli ambienti naturali in discariche a cielo aperto.
Simone Riva, cantante
Il brano, registrato nello studio di Nicola Ursino a Revello (Cuneo), conferma il felice sodalizio che Riva ha stretto già da diverso tempo con il noto arrangiatore e polistrumentista.
Ecco la canzone su Youtube, uscita martedì 14 gennaio 2025.
Biografia
Simone Riva, classe 1972, ha cominciato a svolgere attività di volontariato, raccogliendo i rifiuti abbandonati, a partire dai cinque anni d’età, dopo che il nonno paterno lo ha rimproverato per aver gettato una bottiglietta di plastica nel camino. Dal 2011 la sua storia di ecologista convinto diventa pubblica, con l’interessamento di giornali, radio e televisioni e la realizzazione di innumerevoli servizi. Per la sua dedizione all’ambiente ha ricevuto oltre venti targhe comunali, un riconoscimento da Regione Lombardia e il prestigioso “Panettone d’oro”, premio alla virtù civica. È inoltre detentore di un record mondiale: dopo la raccolta rifiuti sugli scogli di San Mauro Mare per 25 ore filate e a Mediglia per 30 ore consecutive, nell’autunno 2022 ha siglato l’ultimo record di 50 ore non stop, ottenendo anche una targa ufficiale dal Comune di Peschiera Borromeo.
Simone Riva tra il 2022 e 2024 ha inciso diverse canzoni: “Bacchespani”, “Porsea”, “Non abbandonare il cane”, “E invece no”, “La ciappana”, “Giuà l’ucuturash”, “Forse il tuo pisello non lo sa”, “No to violence” della durata record di un solo in un secondo e la cover “Rock’n’Roll Robot” di Alberto Camerini.
