La minoranza consiliare di Cinisello Balsamo chiede le dimissioni del presidente del Consiglio comunale Di Lauro, motivando la richiesta in una nota, che riportiamo di seguito:
Lunedì sera in consiglio comunale si è toccato il punto più basso della democrazia e il punto più alto, finora, della prevaricazione: il presidente del consiglio comunale Antonio Di Lauro, di Forza Italia, ha impedito alle consigliere e ai consiglieri della minoranza il diritto alla discussione in aula sulla “Convenzione tra i Comuni per la gestione del centro Antiviolenza VE.Nu.S.”
Dopo aver imposto una discussione urgente sull’area C di Milano, su cui il nostro Ente non ha nessuna competenza diretta, e che ha impegnato l’aula per ben due ore (forse perché aveva l’esigenza politica di far vedere a qualche suo compagno di partito più alto in grado che anche lui è contro il Sindaco Sala…), il consigliere di maggioranza e presidente Di Lauro ha di fatto impedito alle consigliere e ai consiglieri di minoranza di prendere la parola per discutere la delibera sul Centro Antiviolenza (CAV), atto sicuramente più importante della mozione presentata dal consigliere Di Lauro sull’area C di Milano in quanto trattava di un argomento che è di interesse diretto per i cinisellesi, soprattutto per le cinisellesi!
Come prevede il regolamento, dopo due ore di lavoro, la minoranza aveva chiesto una breve sospensiva durata dieci minuti per una consultazione sugli argomenti di governo in discussione. Durante questi dieci minuti ben tre componenti della maggioranza sono entrati nella saletta della riunione, interrompendo per ben quattro volte i colleghi di minoranza. Sottolineiamo che mai nessuno della minoranza ha interrotto le sospensive della maggioranza pur ben più lunghe.
Al rientro in aula il presidente del consiglio ha chiuso la discussione, senza neanche attendere il rientro di tutti i consiglieri o, quanto meno, del capogruppo che ha il compito di riferire della sospensiva.
“Il presidente ci ha di fatto “messo il bavaglio”, impedendoci di esercitare la nostra funzione istituzionale. Impedire la discussione in un’aula parlamentare utilizzando questi metodi che nulla hanno a che vedere con i principi basilari della democrazia e del rispetto dell’istituzione, è stato uno dei più bassi livelli di esercizio del potere da parte di un presidente sempre più arrogante e antidemocratico su cui tutti si dovrebbe interrogare”.
affermano il capogruppo PD Marco Tarantola e il capogruppo della lista Cittadini Protagonisti Insieme Mario Pregnolato“Dopo esserci appellati invano al rispetto del regolamento, essendo la democrazia spirata tra le mani del presidente che ha deciso di proseguire la seduta come se nulla fosse, come se i diritti delle minoranze potessero essere calpestati proprio perché minoranze, neanche l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di minoranza ha fatto percepire al presidente la gravità della situazione. È vergognosa la conduzione dell’aula da parte del consigliere Di Lauro!
Il Consiglio Comunale dovrebbe essere un luogo di dibattito e democrazia non un posto dove si pigia il tastino come dei robot secondo decisioni imposte che vengono prese altrove, nelle segrete stanze”.
Mariarita Morabito, Vice Presidente
Non è la prima volta che il consigliere Di Lauro nelle vesti di presidente del Consiglio comunale prevarica le minoranze interpretando i regolamenti a seconda dell’interesse della maggioranza. Come quando apre e chiude a piacere i microfoni ai consiglieri a seconda che siano della maggioranza o della minoranza.
“Da parte nostra – aggiungono i capigruppo Tarantola e Pregnolato – non c’è mai stato un atteggiamento ostruzionistico. Su queste delibere non c’era intenzione di opporsi, anzi, se ci fosse stato concesso, avremmo rappresentato alcuni elementi migliorativi. Se per far valere i nostri diritti dovremo fare ostruzionismo, però, nostro malgrado lo faremo. Se per aver diritto di parola bisognerà cambiare un presidente del consiglio ormai palesemente inadeguato, bene, allora ne chiediamo immediatamente le dimissioni!”
Altro che Sindaco del dialogo, questa maggioranza è sempre più oppressiva e repressiva del dissenso e delle minoranze, un quadro inquietante che non siamo disposti ad accettare. Resisteremo e lo faremo con tutti gli strumenti civici, amministrativi e politici a nostra disposizione finché la democrazia non sarà ristabilita.
