La scelta dell’uomo tra bene e male è stata la sera di giovedì 12 settembre al centro della presentazione della mostra “Il mio Purgatorio”, che il chiostro del Collegio degli Oblati ospiterà fino al 7 ottobre con il patrocinio del Comune di Rho.
Davanti a un folto pubblico, Oscar Cozzi, del Centro di Solidarietà di Rho, ha introdotto i temi dell’iniziativa: “Di fronte al degrado sociale il percorso che Dante indica favorisce la ricostruzione della persona e la convivenza civile”. Il professor Dario Re ha introdotto l’incontro partendo dalla vita dell’autore della Divina Commedia.
Il Sindaco Andrea Orlandi, presente con l’assessore Paolo Bianchi, ha proposto una riflessione con il pensiero rivolto alla tragedia di Paderno Dugnano: “Continuo ad avere in mente le parole del ragazzo che ha ucciso i propri familiari, quando ha detto “Mi sentivo solo in mezzo agli altri”. Dante ci interroga sul senso della vita, è molto attuale. La prima volta questa mostra è stata proposta su un colle, qui il colle è il Santuario, un luogo di riflessione che ti porta a fermarti a pensare. Ti obbliga a immergerti nella riflessione, è un bellissimo pezzo di città. So che da qui transiteranno tantissime classi di studenti, ringrazio chi ha organizzato le visite. Mi auguro che la mostra diventi un messaggio per intercettare le domande dei ragazzi: importante è aiutarli a porsi le domande giuste, non tanto fornire risposte. Mi auguro possa essere un seme per il loro percorso di crescita. Noi come istituzioni abbiamo tanto da fare e tanti pensieri da mettere in campo di fronte a chi dice di sentirsi solo anche in mezzo agli altri”.
Al professor Giovanni Bresadola, docente universitario di storia, illustrare Dante come “profeta di speranza”: “L’idea sottesa è che si possa sempre ricominciare, che il male non sia l’ultima parola. Il male radicale esiste, uccide le relazioni, isola l’uomo, che non è più in grado di andare oltre. L’uomo non ce la può fare da solo. Il grande soggetto del Purgatorio è la misericordia di Dio. Inferno e Paradiso sono immutabili, il Purgatorio permette, nel tempo, la purificazione dell’anima”. Al vescovo Luca Raimondi spiegare il senso dell’idea di Purgatorio nella cultura cristiana.
