Con una interrogazione presentata dal consigliere Massimo Vizzardi (Azione-Italia Viva) e una mozione illustrata da Matteo Piloni (PD), il Consiglio regionale ha discusso della situazione inerente la diffusione della peste suina, i cui focolai sono recentemente diventati una ventina coinvolgendo anche le province di Lodi e Cremona, che si sono aggiunte così alla provincia di Pavia.
Nella mozione, respinta a maggioranza, venivano richiesti diversi interventi come stanziamenti alle aziende che hanno subito danni, misure per l’accesso al credito agevolato, iniziative di prevenzione nelle province non ancora colpite, un giro di vite per quanto riguarda alcune attività nelle province interessate, l’implementazione degli organici dei veterinari.
Intervenendo per la maggioranza, il Consigliere Claudio Mangiarotti (FdI) ha elencato le azioni già avviate da Stato e Regione in accordo con il Commissario straordinario alla partita.
Dal canto suo l’Assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi ha sottolineato la gravità della PSA, oggi presente in 14 paesi europei, precisando che ad essere interessati sono esclusivamente i suini e inoltre che il vettore è unico ed è il cinghiale, l’opera di contenimento del quale è stata intensificata in modo esponenziale fino a raggiungere nel 2023 gli oltre 16 mila capi abbattuti. L’Assessore ha inoltre definito “pleonastiche” la maggior parte delle proposte della mozione trattandosi di attività già effettuate e per le quali è augurabile collaborazione e unità d’intenti.
