Regione Lombardia ha attuato una serie di misure per affrontare lo stress da calore e garantire la sicurezza dei cittadini durante le ondate di caldo estive. I provvedimenti sono mirati a monitorare e gestire l’emergenza caldo, in collaborazione con AREU Lombardia e altre agenzie sanitarie.
Monitoraggio dell’emergenza caldo
L’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) Lombardia ha fornito un aggiornamento sulla situazione del soccorso sanitario preospedaliero. Il monitoraggio in corso indica un trend superiore rispetto all’andamento dello scorso anno, ma inferiore rispetto al 2022. Attualmente, il fenomeno delle ondate di calore è sotto costante osservazione, senza rilevare un aumento significativo delle richieste di soccorso preospedaliero dovuto alle attuali temperature.
Situazione dei Pronto soccorso
Dal mese di luglio 2024, i dati mostrano che il numero di accessi ai Pronto Soccorso non ha subito variazioni rilevanti. Questo suggerisce che, sebbene ci sia un’attività operativa in aumento, la situazione rimane sotto controllo e non ha avuto un impatto significativo sui servizi di emergenza.
Provvedimenti regionali
Regione Lombardia ha implementato una serie di misure per gestire al meglio il rischio da stress da calore:
- Monitoraggio Costante: AREU Lombardia continua a monitorare attentamente l’emergenza caldo e a valutare i dati in tempo reale per adattare le risposte sanitarie se necessario.
- Sensibilizzazione: Sono in corso campagne informative per educare i cittadini sui rischi dello stress da calore e sulle misure preventive da adottare.
- Assistenza ai Vulnerabili: Particolare attenzione è rivolta alle categorie più vulnerabili, come anziani e persone con malattie croniche, attraverso servizi di supporto e assistenza dedicata.
- Infrastrutture e Servizi: Le strutture sanitarie e i servizi di emergenza sono stati preparati per gestire eventuali picchi di attività, con risorse aggiuntive e personale pronto ad intervenire.
Anche quest’anno il gran caldo estivo sta procurando disagi ad anziani, fragili e lavoratori, per cui è bene ricordare i provvedimenti assunti da Regione Lombardia per contrastare le patologie da stress da calore.
Insieme alle parti datoriali e a quelle sindacali abbiamo approvato documenti di indirizzo per l’attivazione di Piani Mirati di Prevenzione per contrastare lo stress da calore. Nel mese di maggio, in particolare, con decreto della Direzione Generale Welfare, abbiamo adottato quello riguardante l’agricoltura, e a giugno quello per il settore dell’edilizia. I Piani Mirati di Prevenzione, infatti, sono strumenti che descrivono i corretti comportamenti per i lavoratori e i datori di lavoro per la gestione delle attività lavorative, soprattutto in periodi di forte caldo. Sono stati realizzati con un lavoro di circa 6 mesi che ha coinvolto tavoli tecnici comprendenti i sindacati, i rappresentanti dei datori di lavoro, le ATS e l’Ispettorato del lavoro.
Anche quest’anno ci siamo mossi per tempo per garantire adeguata assistenza ai cittadini. In particolare ad anziani, neonati, bambini con meno di 4 anni e alle persone in condizioni fisiche non ottimali. La Direzione Generale Welfare, infatti, ha inviato una circolare alle strutture sanitarie della Lombardia con importanti indicazioni per gestire i problemi causati dal caldo. Già dallo scorso mese di luglio, i Pronto Soccorso hanno attivato specifici percorsi di presa in carico per le sintomatologie correlate all’emergenza caldo tramite l’attivazione di ambulatori specifici. Per queste situazioni si utilizza un apposito “Codice Calore” che garantisce l’accesso con attribuzione non inferiore al codice verde.
Voglio ricordare ai cittadini di rispettare alcune regole basilari raccomandate da Regione Lombardia per affrontare il caldo estivo. Tra queste, proteggersi dal caldo ed evitare di esporsi al sole nelle ore più calde, bere almeno tre litri di acqua al giorno (consiglio rivolto in particolare ad anziani e fragili) e seguire una corretta alimentazione. Inoltre, utilizzare indumenti traspiranti, praticare sport nelle ore più fresche, prestare cura agli animali domestici e offrire assistenza alle persone a rischio o in difficoltà. Gli effetti, anche gravi, che l’eccessiva esposizione al calore può causare nei cittadini non vanno sottovalutati.
Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare
