L’amministrazione comunale di Cerro al Lambro comunica che al momento non si rilevano criticità sul territorio comunale legate all’allerta diramata nella giornata di ieri dal sistema di Protezione Civile Regionale.
I fatti sino ad ora hanno dato conferma a quanto è stato oggetto di attenta analisi nel tardo pomeriggio e nella serata di lunedì 20 maggio. Possiamo dirlo, il bollettino diramato da Regione Lombardia si prestava ad almeno due livelli di lettura.
Il primo didascalico, consistente in una mappa della regione con diverse colorazioni dei territori secondo le classi di rischio: verde, giallo, arancione e rosso. In base a quella sola lettura, veniva indicata la presenza della zona rossa in alcuni comuni vicini al nostro ma non a Cerro al Lambro, che rientrava in fascia con allerta arancione.
Il secondo livello di lettura, molto più sostanziale, era invece inerente al contenuto del testo del bollettino medesimo e conteneva nelle premesse la parte più importante, vale a dire: in virtù delle problematiche manifestatesi il mercoledì della scorsa settimana, tenuto conto della sofferenza di alcuni territori della città metropolitana di Milano (soprattutto nella zona della Media Martesana), si riteneva che fosse trascorso troppo poco tempo per il completo assorbimento del rischio.
Questa era forse la parte più importante del documento. Infatti, la differenza fra i territori è data dalla conformazione intrinsecamente diversa dei medesimi ed anche – in questo caso – dalla diversa tenuta che hanno dimostrato nel corso degli eventi della scorsa settimana.
Ora, poiché il rischio dichiarato sul nostro territorio era idraulico e idrogeologico, la domanda da porsi, nel nostro caso era “il nostro territorio ha manifestato una sostanziale tenuta la scorsa settimana? È verosimile che possa aver assorbito il pregresso in misura sufficiente, tale da lasciarci verosimilmente tranquilli nella giornata di martedì?”. Come Amministrazione Comunale, dopo aver contattato la Protezione Civile di Cerro al Lambro, ci siamo confrontati proprio su questo, lungamente, ed abbiamo messo in relazione i rischi a noi specifici. Nel caso di rischio alto andava senza dubbio garantita preminentemente la sicurezza dei cittadini e degli studenti; nel caso di rischio contenuto andava invece privilegiata la continuità dei servizi, ad esempio quelli scolastici. Non abbiamo la sfera di cristallo e dunque abbiamo dovuto decidere in un quadro composto da elementi logici e – accanto ai primi – da altri incerti. In questa area aleatoria opera il principio della responsabilità, consistente nel dover decidere per tutti. Si ritiene sia stato fatto in maniera ponderata, dopo attenta analisi. È stato necessario prendersi i giusti tempi (cosa normale quando va elaborato un quadro complesso) e solo in seguito a questa fase è stata adottata la decisione di non chiudere i plessi scolastici. Il monitoraggio naturalmente proseguirà sino a quando non verrà considerata chiusa l’emergenza generale.
Gianluca Di Cesare, sindaco di Cerro al Lambro
