Le notizie, quelle belle, che ci emozionano.
È fatta! Da oggi è ufficiale: Iman Mahdavi, atleta iraniano costretto a lasciare il suo paese d’origine, gareggerà nelle prossime Olimpiadi di Parigi con la rappresentativa dei Rifugiati.
Un annuncio che ci lascia senza fiato per la gioia e l’orgoglio di poter dire di conoscere questo giovane talentuoso che sentiamo anche un po’ pioltellese.
Iman, vive a Milano, ma si allena a Pioltello con il Lotta Club Seggiano, praticando la lotta libera, dove ha trovato una seconda famiglia.
Appena arrivato in Italia, accompagnato dal suo allenatore Marco Moroni, l’avevamo invitato in Comune, accolto dalla Giunta, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato per portare la sua testimonianza: la fuga dall’Iran e la lontananza dalla famiglia, il difficile percorso per raggiungere l’Italia e ottenere la protezione internazionale, la prima accoglienza presso la comunità Exodus e poi la ricerca dell’autonomia nelle difficoltà della vita quotidiana, tra gli ostacoli linguistici, il lavoro come addetto della sicurezza presso i locali notturni e i durissimi allenamenti di preparazione alle gare.
A rendere nota la composizione della Squadra Olimpica dei Rifugiati durante la conferenza stampa, da poco conclusa e trasmessa in streaming con diretta mondiale, il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach.
Un traguardo più che meritato, portato a casa dopo una durissima selezione che ha premiato il talento, la determinazione, la professionalità e il duro lavoro di questo atleta che ha trovato nell’Italia, Paese che gli ha concesso l’asilo, e in Pioltello, una calorosa accoglienza.
Un evento che passerà senz’altro alla storia, senza precedenti nel panorama dello sport italiano: per la prima volta, infatti, la nostra nazione accompagnerà alle Olimpiadi un atleta rifugiato che si allena con una società sportiva Italiana, tesserato presso una federazione sportiva riconosciuta dal CONI, in questo caso la FIJLKAM.
