In occasione della Festa della Liberazione cerimonia anche a Pieve Emanuele alla presenza delle autorità.
Benvenuti a tutti e grazie di essere qui in un giorno importante per la coscienza civile di tutti. Grazie per la presenza ai Carabinieri, Polizia Locale, Anc, API, Protezione Civile, vedo bandiere di Anpi e Auser. Grazie alla Comunità Pastorale, Pieve Insieme e Magna Grecia per l’aiuto datoci per il momento del pranzo e alla Scuola Civica di Musica per il loro accompagnamento in questo momento. Voglio iniziare ringraziando il Circolo Coppi e in particolare Lino Gandini per aver organizzato anche quest’anno il momento commemorativo del partigiano Gemelli a Rocca Susella e Novelis e la sua RSU che ogni anno dedicano un momento al ricordo dei loro lavoratori che si impegnarono nella lotta partigiana. Oggi si celebra un momento storico fondamentale, festeggiamo i 79 anni trascorsi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Esatto – Guerra Mondiale – due parole queste ultime che troppo spesso stanno riecheggiando tra tv e giornali, davanti a un caffè o nei discorsi a tavola… il concetto di guerra non se ne è mai davvero andato e di nuovo negli ultimi anni ha ricominciato ad entrare prepotentemente nella nostra quotidianità, l‘ipotesi che si possa ricadere in quel dramma è ormai quasi normalizzata: un’inaccettabile prospettiva per il nostro futuro. Ancora una volta abbiamo lasciato che i totalitarismi, i fondamentalismi, la bramosia di potere personale, pregiudicassero il futuro di uomini, donne e bambini: i grandi del mondo non riescono a promuovere il dialogo e dovranno pagare pegno alla storia per non aver difeso la pace. La pace appunto, quella che il 25 aprile 1945 tornava in Italia dopo anni di dittatura e guerra. Il Paese si era rialzato grazie a movimenti che dal basso avevano minato le basi del sistema fascista: vorrei ricordare gli scioperi degli operai del 1944, in cui si inserirono le parole d’ordine dell’antifascismo e che ebbero un ruolo fondamentale. Ricordiamo poi tutte le donne e gli uomini della Resistenza che hanno rischiato e dato la vita per la nostra libertà, il movimento partigiano di cui Luigi Gemelli, morto in difesa della libertà è per noi pievesi un simbolo. E proprio la pace è stata lei il terreno fertile da cui dal 1945 è germogliata l’Italia come oggi la conosciamo e quel Paese è nato grazie ad un documento che è un capolavoro di democrazia, libertà e diritto: la nostra Costituzione e su di lei vorrei soffermarmi brevemente. Nelle norme transitorie si vieta la ricostituzione del partito fascista la nostra Legge Fondamentale esprime attraverso ogni suo articolo un sentimento antifascista: infatti i padri costituenti hanno compiuto a mio parere un lavoro raffinato, affermando una serie di valori che sono l’esatto opposto delle logiche nere. Di articolo in articolo scopriamo che la democrazia esiste nel conflitto sociale e nella libertà di manifestazione del pensiero, senza censure di sorta, senza soffocare il dissenso giovanile dal quale sono nate battaglie sui diritti civili storiche che hanno interessato il nostro paese, la democrazia esiste in una narrazione non omologata che accoglie il dissenso come una ricchezza; democrazia è il favorire una partecipazione effettiva e consapevole, un’istruzione che ad ogni livello favorisca la riflessione critica, la promozione dello sviluppo della persona attraverso la garanzia di diritti uguali per tutti, il pluralismo politico e l’equilibrio nell’esercizio del potere; democrazia è ripudio di ogni totalitarismo.
La democrazia – ripetiamola spesso e forte questa parola bellissima – e quindi l’antifascismo sono l‘accettazione dei contrasti e delle diversità come strumento di crescita, condizione necessaria per lo sviluppo di una politica e di una società sana e in grado di crescere e migliorarsi. Insomma la nostra Costituzione è indubbiamente antifascista e chi è impegnato nelle istituzioni deve obbligatoriamente riconoscerlo e prendere le distanze dal male assoluto che in quell’epoca ha rappresentato il fascismo, prendere le distanze da una cultura che si è caratterizzata come un movimento nazionalista, autoritario, autocratico, razzista e totalitario, chi non si proclama antifascista è ancorato agli errori del passato e non vuole un futuro di pace per il nostro Paese. L’antifascismo non può essere una scelta, l’antifascismo è l’anima della nostra costituzione e dunque non può e non deve essere una questione di cui discutere. Questo lo dobbiamo dire chiaramente e senza paura di essere divisivi, tutti devono prendere posizione perchè il 25 aprile è la Festa della Liberazione dal nazifascismo, l’Italia è antifascista e quindi questa giornata deve appartenere, con tutti i suoi valori e significati fortissimi, a tutti noi. Storicamente Pieve Emanuele attribuisce un valore altissimo al 25 aprile, tanto da aver legato a questa data la consegna della massima benemerenza civica, il premio Gemelli, riconosciuto a persone o realtà associative che si sono distinte per il loro contributo alla crescita della nostra comunità, all’aiuto dei più fragili, persone e associazioni che attraverso il loro agire quotidiano hanno dato prestigio a Pieve Emanuele. Quest’anno con gradissimo piacere annuncio che la Targa Gemelli andrà all’associazione Il Rotolo e a Umberto Castelli. Alla consegna del premio leggeremo nel dettaglio le motivazioni, ma da parte mia voglio rivolgervi un grazie davvero sentito da parte di tutti i cittadini pievesi per il vostro instancabile lavoro.
Ecco io sono fermamente convinto che realtà come Il Rotolo e cittadini come Umberto cambino davvero il volto del nostro paese, sono convinto che attraverso i semplici gesti quotidiani e una comunità più solidale si raggiungano a pieno gli obiettivi che i nostri padri costituenti ci volevano regalare attraverso la Costituzione. Una cittadina come Pieve Emanuele ha bisogno della collaborazione di più attori per funzionare, farlo al meglio e poi migliorare. Noi come amministrazione comunale ce la stiamo mettendo tutta: credo siano sotto gli occhi di tutti le tante iniziative e i numerosi cantieri avviati, che seppur con qualche disagio fisiologico ci restituiranno una Pieve Emanuele nuova, funzionale, più bella, più in armonia con la natura, a misura di bambini e maggiormente rivolta ai nostri ragazzi, stiamo cercando di dare il meglio di noi stessi ma abbiamo bisogno di tutti voi. Proprio interpretando lo spirito della nostra Costituzione vi invito a dire la vostra, a partecipare, a condividere con noi le vostre idee, opinioni e pensieri in totale libertà, ma sempre con uno spirito positivo e costruttivo, in un’ottica di collaborazione, riconoscendoci sempre la buona fede e l’amore per il nostro paese: lo abbiamo detto, solo attraverso una sana partecipazione democratica e attraverso il confronto si cresce , si scrive un futuro migliore e si costruisce una comunità più solidale ed inclusiva. Per questo ringrazio dal profondo del cuore tutte quelle persone che si mettono a disposizione del prossimo, seguendo l’esempio dei nostri assegnatari della Targa Gemelli 2024, ma anche di tutte le altre nostre associazioni e di tanti cittadini che attraverso il loro impegno, si rimboccano le maniche e apportano il loro contributo per far crescere Pieve Emanuele e creare un Paese migliore. L’amministrazione comunale è un buon motore, ma voi siete l’energia fondamentale per andare lontano insieme. Grazie a tutti e Viva 25 aprile, Viva l’Italia Antifascista.Pierluigi Costanzo, sindaco di Pieve Emanuele.
Accanto alla parte istituzione erano inoltre presenti gonfiabili, giochi da tavolo, merenda e bancarelle con tante idee regalo.
