Parlare con Mjriam Bon è un vero piacere: racconta i suoi progetti sociali con un coinvolgimento che trasmette direttamente a chi l’ascolta e porta le persone ad aprirsi con lei. Probabilmente è proprio questo il clima che riesce ad instaurare con i protagonisti dei suoi shooting fotografici.
Com’è nata la tua passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia è nata in modo piuttosto inaspettato. Mio padre faceva il gondoliere e spesso mi regalava le macchine fotografiche analogiche dimenticate dai turisti. Le portavo con me, anche quando facevo la modella. Quando non posavo, guardavo attentamente le luci e le impostazioni durante i backstage, coltivando una curiosità crescente per questo mondo. Anche se ho iniziato a scattare seriamente solo verso i 35 anni, è stato un percorso che ha portato alla scoperta di questa mia passione.
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