Nel complesso abbaziale di mirasole, splendido esempio di grangia a corte chiusa che conserva la bella chiesa romanica, il chiostro, abitazioni e stalle porticate, progetto mirasole, oasi ca’ Granda e il museo della civiltà contadina Luisa Carminati invitano alla visita della mostra Aqua benedicta. Dal 16 marzo al 26 maggio sarà possibile visitare il percorso che conduce alla conoscenza della storia locale seguendo il fil bleu dell’acqua.
25 quadri didattici a matite colorate realizzati su carta da Luisa Carminati (1927- 1986) e numerosi oggetti del mondo rurale risalenti agli inizi dello scorso secolo accompagnano alla scoperta degli svariati usi dell’acqua nella vita del basso milanese. Acqua che arrivava dai numerosi fontanili e dai fiumi, convogliata dalle rogge e dai canali nella fittissima rete irrigua. Acqua che, grazie alla professionalità del camparo, l’addetto all’irrigazione, sottraeva i campi alle conseguenze della siccità e alimentava le marcite e le risaie. Acqua in cui erano immersi i piedi delle mondine intente a estirpare le malerbe e che regalava rane, anguille, carpe e lucci. acqua che dissetava i braccianti nelle calure estive e forniva il ghiaccio per la conservazione dei cibi. acqua che offriva energia ai numerosi mulini. Acqua pompata dai pozzi per l’alimentazione, per l’igiene e il bucato a mano. acqua per i giochi e la gioia dei bambini. Acqua per benedire gli uomini e le donne, i campi e il bestiame.
Il contesto
L’abbondanza di acque caratterizza il basso milanese, territorio pianeggiante in gran parte protetto dal parco agricolo sud Milano. L’uomo ha saputo guidare queste acque per irrigare i campi nei periodi siccitosi o proteggere la terra dalla morsa del gelo con lo scorrere ininterrotto di quel velo d’acqua che caratterizzava l’ingegneristica irrigazione a marcita, tecnica di coltivazione prevalente fino agli anni ottanta nelle aziende agricole della zona.
Il museo della civiltà contadina Luisa Carminati nasce nel 1979 a san giuliano milanese su iniziativa della maestra e coltivatrice diretta Luisa Carminati. suo desiderio era quello di raccogliere le testimonianze materiali e immateriali della vita di cascina, caratterizzata da un profondo sapere, da professionalità, artigianato, sostenibilità, tradizioni religiose e cultura orale. Migliaia gli oggetti raccolti (attrezzi e oggettistica varia in legno, ferro, vetro, rame, vimini, tessuti…), disposti in maniera ordinata. la fondatrice, per agevolare la comprensione del mondo rurale, ha illustrato, con disegni semplici ed efficaci a matite colorate, diversi momenti delle varie attività agricole e della vita domestica. La morte prematura interrompe il suo progetto che voleva rappresentare tutte le tematiche e ferma a 150 i suoi quadri didattici.
per meglio conoscere la figura di Luisa Carminati è possibile vedere il video “la terra e la memoria” realizzato da Giorgio Magarò al link.
L’abbazia di mirasole è sorta tra il 1201 e il 1257 ad opera dei monaci umiliati. questi furono protagonisti della bonifica del basso milanese, un tempo paludoso, contribuendo a farne una delle aree più fertili d’Europa.
Il complesso abbaziale si sviluppa attorno ad una corte chiusa su cui si affaccia la chiesa romanica, con pregevoli affreschi di maestranze lombarde, dedicata a santa Maria Assunta. Accanto alla chiesa si trova il chiostro quattrocentesco porticato a due livelli, scandito da archi e colonne in pietra.
Da qui, l’accesso all’ex refettorio monastico, alla sala capitolare, alla sagrestia e all’originaria sala del priore, all’ex granaio monastico e ai locali dell’ex clausura, l’ingresso principale ancora oggi è caratterizzato da un torrione che ricorda l’origine fortificata dell’abbazia, unico esempio rimasto nel milanese di grangia fortificata.
L’oasi ca’ Granda è un progetto della fondazione patrimonio ca’ Granda che valorizza, attraverso la promozione di iniziative e di esperienze uniche, la natura e la campagna che circondano Milano.
prati e boschi, canali e risorgive, cascine e chiese, luoghi ricchi di storia e bellezza donati nei secoli da tanti benefattori alla “ca’ Granda” di Milano, come veniva affettuosamente chiamato dal 1456 l’ospedale maggiore policlinico. tra questi beni anche la splendida abbazia di mirasole.
Nelle terre dell’oasi ca’ Granda, dalla valle del Ticino a quella dell’Adda, ci sono luoghi da visitare e itinerari da percorrere, arte da ammirare e storie da conoscere, cascine in cui fare una spesa a km zero e sapori autentici da gustare in agriturismo.
Progetto mirasole impresa sociale è nata nel 2016 dal desiderio di promuovere attività produttive finalizzate al reinserimento sociale.
L’organizzazione crede che dall’incontro di attività ed esperienze diverse, quali per esempio la cultura, l’accoglienza e l’integrazione, unite da obiettivi comuni di cambiamento e innovazione, possa generarsi una ricchezza importante a beneficio della comunità e del mondo intero. L’impresa sociale gestisce oggi il sito abbaziale, promuove eventi e attività culturali
prenotazioni per visite alla mostra e info: 02 9840928.
