Il mondo si ferma oggi, nel ricordo del quarto anniversario dalla comparsa della pandemia Covid-19. Quattro anni trascorsi da quel fatidico giorno in cui il virus ha scosso le fondamenta della società globale, lasciando dietro di sé un sentiero di distruzione e trasformazione.
Questo anniversario è un’occasione per riflettere sul lungo viaggio che abbiamo percorso da allora. Dalle prime ondate di contagio che hanno travolto intere comunità, agli sforzi titanici dei professionisti della sanità che hanno combattuto in prima linea per salvare vite umane. Dagli angoli più remoti del pianeta, fino ai centri urbani più densamente popolati, nessuno è rimasto immune agli impatti devastanti di questa crisi sanitaria senza precedenti.
Ma nel mezzo delle tragedie e delle perdite, abbiamo assistito anche a gesti straordinari di altruismo e solidarietà. Dalle donazioni di mascherine e dispositivi medici, alla ricerca frenetica di cure e vaccini, il mondo si è unito in una corsa contro il tempo per sconfiggere il nemico invisibile che minacciava le nostre vite e il nostro modo di vivere.
Oggi, mentre guardiamo indietro a questi quattro anni di sfide e sacrifici, è importante non solo commemorare coloro che hanno perso la vita a causa del virus, ma anche celebrare la nostra resilienza collettiva. Siamo stati messi alla prova in modi che non avremmo mai immaginato, eppure abbiamo dimostrato una determinazione incrollabile nel resistere e nel ricostruire.
Tuttavia, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. La pandemia potrebbe essere stata mitigata, ma non è ancora stata sconfitta completamente. Le varianti del virus continuano a emergere e la minaccia di una nuova ondata di contagio rimane sempre presente. È imperativo che continuiamo a seguire le linee guida sanitarie, a promuovere la vaccinazione e a sostenere gli sforzi per garantire un accesso equo alle cure mediche in tutto il mondo.
In questo giorno di riflessione e commemorazione, guardiamo avanti con speranza e determinazione. Siamo stati messi alla prova, ma siamo anche emersi più forti e più uniti di prima. E mentre continuiamo il nostro viaggio lungo la strada della guarigione e della ricostruzione, portiamo con noi il ricordo di coloro che abbiamo perso lungo il cammino e l’impegno a creare un futuro migliore per le generazioni a venire.
A quattro anni di distanza, ricordiamo tutti coloro che ci hanno lasciati. A loro, la nostra preghiera. Un abbraccio sincero a chi ha perso i propri cari. Un pensiero anche a tutto il personale sanitario che eroicamente ha combattuto per contrastare lo tsunami che ha colpito la Lombardia.
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.
