In occasione della Giornata internazionale della donna Fidas di Peschiera Borromeo spiega che Fidas Milano ringrazia tutte le donne di Fidas: donatrici attive, a riposo, volontarie e sostenitrici senza quali nulla di quello che facciamo potrebbe essere fatto.
Ma l’occasione è giusta anche per rilanciare una sensibilizzazione alla donazione al femminile. In Italia solo il 33% di chi dona sangue è donna, mentre nella vicina Spagna questo dato è del 51%. E anche negli altri paesi europei il numero delle donatrici è largamente superiore rispetto al nostro.
Alcune sfide non possono essere risolte da soli, la raccolta di sangue e plasma è un impegno collettivo. La campagna di sensibilizzazione per incentivare la donazione al femminile si inserisce in una serie di iniziative più ampie che portiamo avanti ogni giorno dell’anno.
Giovanni Musso, presidente nazionale di Fidas.
Da qui lo slogan che ci accompagnerà per tutto il mese di marzo: #chidicedonnadicedono
Alla base del fatto che la donazione di sangue nelle donne è meno diffusa, spiega Fidas, c’è che questa porta via un patrimonio di ferro già più basso a causa del ciclo mestruale.
Ma quando le donne non possono donare sangue? quanto può donare una donna? quanto deve pesare una donna per donare sangue? cosa succede al corpo dopo una donazione?
Sulla nostra pagina “La donazione” trovate tutte le risposte a queste domane o meglio ancora rivolgendosi al Centro Trasfusionale più vicino.
Nell’età fertile è indubbio che alla donna serva un patrimonio di ferro superiore rispetto agli uomini anche per la gravidanza e l’allattamento. Questa differenza di fisiologia può spiegare dunque la minore tendenza femminile a donare. Ma c’è una donazione che sembra indirizzata al sesso femminile perché le donne hanno più plasma degli uomini. Va sottolineato, inoltre, che la donazione di plasma è strategica per produrre farmaci ed emoderivati. Certo è che, stando alle statistiche, molto probabilmente questo tipo di donazione non viene sufficientemente comunicato e divulgato alle donne. Senza tralasciare l’importanza del messaggio che la donazione è anche un momento di screening e prevenzione. Un gesto civico quindi per gli altri e per sé stesse.
Vanessa Agostini, direttrice della Medicina trasfusionale del Policlinico San Martino di Genova e del Centro Regionale Sangue Liguria.
