Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare oggi alla cerimonia organizzata dall’Amministrazione comunale di Pioltello in occasione della ricorrenza della #giornataeuropeadeigiusti.
MERCOLEDÌ 6 MARZO
“PARCO DEI GIUSTI”
ORE 11, VIA RIETI
Altiero Spinelli (Italia), Vera Vigevani Jarach (Argentina), Jurij Dmitriev (Russia) e Narges Mohammadi (Iran), insignita lo scorso anno del Premio Nobel per la Pace, sono le figure che verranno onorate come nuovi Giusti nel 2024.
Persone che, nella loro vita e nel Paese in cui si trovavano, hanno avuto la forza di opporsi alle ingiustizie mettendo, spesso, a repentaglio se stessi per gli altri.
L’invito a ritrovarsi per un momento di riflessione oggi, MERCOLEDÌ 6 MARZO, alle ore 11 in via Rieti, presso il “Parco dei Giusti” inaugurato nel 2019 alla presenza di Gabriele Nissim, Presidente di Gariwo, l’associazione che nel 2003 ha dato il via al Giardino dei Giusti di Milano e ha promosso l’istituzione della ricorrenza, sancita poi dal Parlamento europeo nel 2012.
Alla cerimonia, aperta a tutta la cittadinanza, interverranno anche alcune classi terze della scuola secondaria di primo grado, appartenenti agli istituti comprensivi cittadini, che hanno seguito nel corso dell’anno un percorso didattico di approfondimento proprio sui quattro nuovi Giusti onorati quest’anno da Gariwo (Gardens of the Righteous Worldwide).
Per un ulteriore approfondimento, segnaliamo che nella Biblioteca Comunale “A. Manzoni” Pioltello è allestito uno spazio dedicato ai GIUSTI con alcune letture consigliate e le schede biografiche.
Di seguito le biografie (esposte anche in Biblioteca):
Altiero Spinelli (1907-1986)
Politico e scrittore, ha iniziato la propria militanza antifascista appena diciassettenne in risposta all’omicidio Matteotti. Nel 1927 è stato arrestato in un bar di Milano in quanto ritenuto un elemento pericoloso da parte del regime di Mussolini. A partire da quel momento, Spinelli ha cominciato un lungo periodo di prigionia nelle carceri fasciste, venendo recluso anche a Ventotene, isola di confino per i dissidenti politici durante la dittatura. In quel luogo Spinelli ha redatto, insieme a Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi, Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto, meglio noto come Manifesto di Ventotene. Un documento rivoluzionario, che ha posto le basi politiche e ideologiche della futura unione tra Stati europei. Liberato nel 1943, Spinelli è divenuto uno dei principali animatori delle battaglie in favore dell’integrazione europea, dedicando il resto della propria vita alla politica.
Vera Vigevani Jarach (1928)
Giornalista italiana residente in Argentina, è cofondatrice del movimento delle Madri di Plaza de Mayo. Nata e cresciuta a Milano, dopo le leggi razziali fasciste si trasferisce in Argentina con la sua famiglia (fatta eccezione per suo nonno, poi deportato e ucciso ad Auschwitz). Il 25 giugno 1976, pochi mesi dopo il golpe della Giunta di Videla, i militari fermano e sequestrano sua figlia Franca. Da allora, Vera Vigevani e suo marito Giorgio Jarach non l’hanno più rivista. Vera Vigevani è stata tra le fondatrici delle Madri di Plaza de Mayo, movimento che chiede giustizia e verità per i tanti desaparecidos rapiti, torturati e uccisi durante la dittatura. Ancora oggi, nonostante i suoi 95 anni, Vera Vigevani continua a portare nelle scuole la testimonianza dei regimi che ha vissuto, promuovendo tra gli studenti valori di democrazia e rispetto dei diritti umani.
Jurij Dmitriev (1956)
Storico russo, direttore della sezione regionale della Carelia di Memorial, la principale ONG russa in tema di memoria storica e monitoraggio del rispetto dei diritti umani, oltre che il più importante centro di ricerca sulle repressioni sovietiche. Dmitriev è stato l’autore dei “libri della memoria”, antologie contenenti migliaia di nomi e biografie di vittime dello stalinismo. Egli ha inoltre scoperto due tra i più importanti luoghi di sepoltura di massa di vittime dello stalinismo, Sandormoch e Krasnyj Bor. La sua coraggiosa attività sulla memoria lo ha reso inviso alle autorità russe che, a partire dal 2014, lo hanno sottoposto a pressioni crescenti. Da allora, Dmitriev è stato protagonista di tre processi, tutti segnati da violazioni gravi del diritto di difesa, che hanno portato alla sua condanna a 15 anni di colonia penale, nonostante tutte le perizie indipendenti avessero smentito le tesi dell’accusa.
Narges Mohammadi (1972)
Attivista iraniana, nel 2008 è diventata vicepresidente del DHRC, Defenders of Human Rights Center, organizzazione che ha difeso i prigionieri politici e di coscienza nei procedimenti giudiziari. Narges Mohammadi ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti umani in Iran contro l’oppressione della teocrazia iraniana. Si è opposta alle condanne a morte ordinate, anche contro i minorenni, da parte del regime, denunciando gli ufficiali giudiziari responsabili di tortura. Dagli anni ’90 entra ed esce dalle carceri. L’ultimo arresto risale al 21 aprile 2022, quando è stata condannata a scontare otto anni di prigionia per presunti crimini contro la sicurezza nazionale dell’Iran. Il 6 ottobre 2023 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace “per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti”.
