Il Consiglio regionale ha affrontato il tema dell’esonero dalla prova attitudinale per l’abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci per atleti con disabilità. L’argomento è stato sollevato tramite un’interpellanza del consigliere regionale Giacomo Zamperini.
Sono fortemente grata al consigliere Giacomo Zamperini per aver portato in aula una richiesta che reputo importantissima. Insieme incontreremo Pierangelo Santelli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, per un confronto volto a rendere sempre meno ampio il divario tra atleti paralimpici ed atleti olimpici. Un percorso che Regione Lombardia sosterrà e sul quale sono certa troverà tutte le forze politiche allineate per poter finalmente ottenere una pari dignità.
Non più campioni olimpici o paralimpici, dunque, ma la possibilità per tutti di poter accedere all’insegnamento con la stessa opportunità. Diamo giusto riconoscimento a chi, attraverso le sue gesta sportive, trasmette valori universali. Su tutti uno per eccellenza, l’inclusione. Regione Lombardia sarà terra olimpica e paralimpica. Dobbiamo essere pionieri di un importante cambiamento, affinché lo sport sia veramente per tutti e di tutti.
Lara Magoni, sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani
La Normativa
Le norme regionali attuali non garantiscono le stesse opportunità di esonero dalla prova attitudinale per gli atleti con disabilità. In particolare, non considerano:
- gli atleti che hanno fatto parte delle squadre nazionali FISI nei tre anni precedenti.
- coloro che hanno ottenuto piazzamenti nei primi tre posti in gare di coppa del mondo FIS nei cinque anni precedenti.
- gli atleti con risultati di rilievo alle Olimpiadi o ai campionati mondiali FIS, esclusi i campionati mondiali juniores e master under 23, e i vincitori della coppa del mondo FIS.
L’obiettivo è garantire un accesso equo all’insegnamento, eliminando le disparità attuali nella normativa.
