Il Collegio di Vigilanza per l’Accordo di Programma dell’ex Scalo Farini ha annunciato un importante sviluppo nel progetto di rigenerazione urbana, rispondendo alla crescente domanda di abitazioni a prezzi accessibili.
Dopo aver aumentato la quota di edilizia convenzionata dal 23% al 30% totale lo scorso luglio, il Collegio di Vigilanza ha concesso al Comune la facoltà di esercitare un diritto di opzione su una parte significativa della superficie destinata all’edilizia residenziale sociale. Circa 17mila mq saranno dedicati all’edilizia convenzionata in locazione a canone moderato, concordato, convenzionato, residenze per studenti universitari e co-housing di natura sociale. Questi alloggi potranno, in seguito, entrare a far parte del patrimonio pubblico comunale, aggiungendo appartamenti costruiti secondo i migliori standard ambientali.
Si tratta di un’ottima notizia per il futuro di Milano. Da un lato è stato aumentato il numero di alloggi in edilizia convenzionata a prezzi calmierati, dall’altro ora c’è un diritto di opzione che il Comune potrà esercitare per aumentare il patrimonio di case pubbliche.
Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa del Comune di Milano, e Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano
Lo Scalo Farini rappresenta una delle più significative trasformazioni per il futuro di Milano, con il 65% della superficie destinata a verde pubblico e la nuova sede dell’Accademia di Brera che utilizzerà uno dei nuovi edifici per creare un Campus con alloggi a disposizione degli studenti.
Al momento, sono in corso le procedure competitive gestite da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo urbano del Gruppo FS Italiane, per selezionare lo sviluppatore dell’area.
