La riforma del sistema fiscale mira a introdurre diverse innovazioni nell’ambito delle tasse e delle sanzioni, con l’obiettivo di modernizzare il pagamento delle imposte attraverso mezzi elettronici, semplificare le procedure dichiarative e gli adempimenti, nonché rivedere il sistema di sanzioni per renderlo più proporzionato.
In questo contesto di riforma fiscale, è emerso un emendamento che affronta specificamente la questione delle entrate locali, inclusi i pagamenti delle multe stradali. Tale emendamento è stato già approvato in commissione Finanze al Senato ed è stato presentato dal presidente Massimo Garavaglia e dall’Onorevole Stefano Borghesi, entrambi membri della Lega. Di seguito sono illustrate le possibili novità derivanti da questo emendamento.
Riguardo alle modifiche nelle sanzioni, si nota una tendenza al ribasso nella capacità di riscuotere le entrate extratributarie, che comprendono le multe stradali e i pagamenti mancati di servizi come mensa e trasporto scolastico a livello locale. Attualmente, per le sanzioni previste dal Codice della Strada, è già in vigore uno sconto del 30% per coloro che effettuano il pagamento entro cinque giorni. Tuttavia, l’obiettivo principale è promuovere il pagamento spontaneo e ridurre le dimenticanze e le difficoltà legate all’adempimento delle sanzioni. Ciò verrà realizzato semplificando le procedure e incoraggiando i pagamenti tempestivi. Pur non essendo vietato l’addebito diretto delle tasse locali, il governo intende stabilire linee guida generali in merito.
La riforma fiscale complessiva mira a migliorare le percentuali di riscossione delle imposte locali, specialmente nelle regioni del Centro-Sud, dove il processo di riscossione è particolarmente complesso. All’interno del piano di correzione che introduce il nuovo articolo 18-bis, si punta a mantenere il principio di progressività, ossia un aumento dell’aliquota media in base all’incremento della base imponibile. Inoltre, si prevede di eliminare la doppia imposizione tra lo Stato e le autorità locali per quanto riguarda l’addizionale Irpef. Questa situazione si verifica quando lo stesso reddito è soggetto a tassazione sia a livello statale che locale per lo stesso individuo. Altri aspetti chiave includono l’autonomia finanziaria e la piena attuazione del federalismo fiscale. Si intendono semplificare le dichiarazioni e gli adempimenti e rivedere il sistema delle sanzioni per garantire una maggiore equità.
Inoltre, il testo propone di concedere agli enti locali la facoltà di introdurre autonomamente agevolazioni per i pagamenti dei propri tributi, senza dover attendere programmi di amnistia fiscale a livello nazionale. Si vuole garantire anche il finanziamento completo delle funzioni essenziali delle autorità locali attraverso tasse locali, partecipazioni finanziarie e meccanismi di equalizzazione. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, si prevede di rafforzare sia l’aspetto verticale, rappresentato dai finanziamenti statali diretti agli enti locali, che l’aspetto orizzontale, che riguarda i trasferimenti tra comuni. L’obiettivo è di fornire supporto alle aree meno privilegiate dal punto di vista fiscale. La decisione definitiva sarà presa in base alla situazione finanziaria pubblica disponibile.
