Il Comune di Paullo ha aderito a due iniziative per commemorare la strage di Bologna.
Staffetta “Per non dimenticare”
Il primo appuntamento è stato martedì 1° agosto quando, a mezzogiorno circa, la staffetta “Per non dimenticare” in ricordo delle strage di Bologna del 2 agosto 1980, della strage di Brescia del 28 maggio 1974 e della strage di Milano del 12 dicembre 1969 ha fatto tappa a Paullo.
La staffetta è partita proprio da Piazza Fontana a Milano ed è ritornata in Piazza Libertà.
Paullo è da sempre la “prima casa” della Staffetta che quest’anno ha cambiato formula trasformandosi in momenti di memoria con la città al termine della tappa milanese dopo la partenza da Piazza Fontana.
A portare i saluti della comunità, il sindaco Federico Lorenzini, il vicesindaco di Peschiera Borromeo Stefania Accosa, il sindaco di Liscate Lorenzo Fucci, il vicesindaco di Pantigliate Pellegrino D’Argenio, il vicesindaco di Settala Claudio Maurizio Ferretti e il vicesindaco di Spino d’Adda Eleonora Ferrari.
A introdurre gli interventi l’assessore Gabriele Guida che ha poi ceduto la parola al decano delle marce Mario Venturi, a Cristina Caprioli, sorella di una delle vittime dell’attentato alla stazione di Bologna, e infine al primo cittadino di Paullo.
Finalmente la verità storica e giudiziaria della Strage di Bologna così come degli altri tragici episodi sono chiari ed è chiara la loro matrice neofascista, oltre a tutti i tentativi di depistaggio e di minaccia alla nostra democrazia che sono stati perpetrati nei decenni.
Ora è il tempo di continuare a percorrere la staffetta della memoria, la fatica di passare il testimone alle nuove generazioni: Paullo è sempre stata e sarà la prima casa di questa corsa.
Federico Lorenzini, sindaco di Paullo
Commemorazione della strage di Bologna
Mercoledì 2 agosto si sono tenute le celebrazioni in occasione dell’anniversario della Strage di Bologna del 2 agosto 1980.
Il Comune di Paullo ha partecipato alla commemorazione nel capoluogo emiliano con i propri rappresentanti: il vicesindaco Danila Gilberti e l’assessore Gabriele Guida.
Le istituzioni devono essere per la verità e giustizia e Paullo lo è da sempre. La verità giudiziaria e storica è chiara, dopo decenni di false verità e depistaggi che però hanno perso il loro attacco allo Stato e alla memoria delle vittime e dei loro familiari. La strage neofascista di Bologna è una ferita aperta nella storia della nostra nazione. È il momento della trasmissione della verità senza che il tempo la cancelli: siamo qui anche per continuare in questa opera.
Gabriele Guida, assessore alla Comunicazione
La strage del 2 agosto 1980
L’orologio della stazione di Bologna segna le 10.25 quando un violentissimo e potentissimo boato cambia per sempre la vita e la storia della Città e dell’Italia intera. Nella sala d’aspetto della seconda classe, esplode una bomba, contenuta in una valigia abbandonata. La violenta esplosione fa crollare una parte della stazione, che investe in pieno il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario e il parcheggio dei taxi di fronte. In solo un attimo, perdono la vita 85 persone e altre 200 rimangono ferite. È uno dei più gravi attentati terroristici compiuti nel secondo dopoguerra.
