Promuovere, nei confronti di tutti i frequentatori della montagna durante la bella stagione, il giusto mix tra passione e prudenza, sottolineando che la sicurezza assoluta non esiste, ma l’incolumità deve essere ricercata attraverso la responsabilità personale.
Questi gli obiettivi della giornata nazionale “Sicuri sul Sentiero”, che il Club Alpino Italiano (CAI) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) dedicano ogni anno alla prevenzione degli incidenti più frequenti durante la stagione estiva.
Una corretta informazione è infatti irrinunciabile per accrescere negli amanti dei territori montani la consapevolezza dei limiti personali e dei rischi insiti nella sua frequentazione.
In questo periodo dell’anno si concentra la maggioranza degli interventi di soccorso, molti dei quali mettono in evidenza la difficile percezione dei rischi soprattutto da parte di chi ha poca esperienza, anche su terreno facile. I dati statistici portano l’attenzione verso le conseguenze della crisi climatica che, senza dubbio, stanno alla base di molti incidenti o perlomeno della difficoltà di percepire le condizioni ambientali ad alto rischio. Da sottolineare inoltre l’aumento degli incidenti in alcune discipline come quelle che prevedono l’utilizzo della mountain bike, favorito anche dalla diffusione massiccia della bicicletta a pedalata assistita.
Elio Guastalli, responsabile di “Sicuri sul Sentiero”.
Prudenza, preparazione ed equipaggiamento
Nel 2022 il 50% dei 10.367 interventi effettuati dal Soccorso Alpino e Speleologico si è concentrato nei mesi di giugno (9,5%), luglio (14,6%), agosto (16%) e settembre (10,1%). L’attività maggiormente praticata dagli infortunati è stata l’escursionismo (50,2% dei casi), a cui segue proprio la mountain bike (9,0%, con un trend in forte crescita di anno in anno negli ultimi 5 anni).
Guastalli sottolinea come le regole per diminuire il pericolo di essere coinvolti in incidenti durante la frequentazione della montagna siano sempre le stesse: prudenza, preparazione dell’escursione, abbigliamento e attrezzature adeguate, una sana rinuncia alle prime avvisaglie di difficoltà o problemi non previsti e al di sopra delle proprie capacità. Poche regole, ma importanti, per far si che la montagna sia e resti solo un piacere.
