Gli esiti delle ultime verifiche condotte dagli organismi di controllo hanno determinato che l’area di danno per la presenza del perossido, esterna allo stabilimento Mapei, con possibili lesioni per le persone in assenza di dispositivi di protezione, attualmente interessa una zona estesa fino a 26 metri dal confine dell’impianto; questa rientra in un’ulteriore zona di rispetto sulle aree residenziali (sulla base della normativa internazionale NFPA 400) pari a 46 metri. Questo porta a una notevole riduzione, considerato che in precedenza l’area di danno era invece di 75 m. per le lesioni reversibili, e di 200 m. per le sovrapressioni con rottura di vetri.
L’ufficialità della riduzione dell’area di danno si traduce nel riconvenzionamento con l’operatore del piano urbanistico, in ordine della nuova definizione di obblighi: ovvero cessione di aree e realizzazione di servizi pubblici. Si tratta di una questione molto sentita dalla cittadinanza che ha tenuto bloccata un’area strategica e unitamente in sospeso i suoi residenti in particolare da quando vennero approvate le delibere del CC del 2012 (che prevedevano l’annullamento del piano urbanistico), con una nuova certezza: non sussiste più il rischio esplosivo dei perossidi. La sicurezza è sempre stata una priorità e avere l’evidenza che l’area di danno escluda le abitazioni è la notizia ufficiale che tutti stavamo attendendo. Con il sindaco Moretti – conclude Accosa – avevamo ricevuto queste informazioni quando ci trovavamo in Prefettura con il CTR, ora che abbiamo tutta la documentazione possiamo comunicarle ufficialmente alla popolazione e di conseguenza riprenderemo con l’operatore il percorso rimasto interrotto. L’area del PII di Bellaria cambierà finalmente volto.
Stefania Accosa, vicesindaco di Peschiera Borromeo.
Lo stabilimento Mapei, posto in Robbiano di Mediglia, a sud del confine con il territorio comunale di Peschiera Borromeo, nel corso del 2016 è rientrato, ai sensi della cosiddetta Legge Seveso ter, nella “soglia superiore” per il mutato utilizzo, nel ciclo produttivo, delle materie prime con classificazione di pericolosità.
Per tale tipologia di stabilimenti, a norma di Legge, le funzioni istruttorie, di controllo e di ispezione sugli stabilimenti sono poste a carico del Ministero dell’Interno che opera attraverso il CTR – Comitato tecnico regionale e attraverso le Prefetture per la redazione del piano di emergenza esterno.
L’Amministrazione di Peschiera Borromeo, su sua esplicita richiesta, ha partecipato alle numerose sessioni che hanno interessato il tavolo tecnico istituito presso il CTR con oggetto l’istruttoria del Rapporto di sicurezza redatto dalla Mapei, documento che contiene la disamina delle condizioni di rischio eventualmente presenti dentro e fuori lo stabilimento. La partecipazione è stata fortemente caratterizzata da un protagonismo proattivo e circolare, sempre improntato alla salvaguardia delle persone, dell’ambiente e della tutela del proprio tessuto economico-sociale, obiettivando la concreta compatibilità urbanistica e territoriale.
Tra i materiali pericolosi presenti nelle lavorazioni della Mapei, quello di maggior criticità per il nostro territorio è il “perossido di dibenzoile”, stoccato in un bunker confinante con l’area del quartiere residenziale del PII di Bellaria.
Con riferimento al perossido, nella nuova edizione del Rapporto di sicurezza elaborato dalla Mapei e approvato dal CTR nella sessione finale del 02/02/2023, si riconosceva la scarsa applicabilità della norma tecnica verticale vigente per gli esplosivi (Regio Decreto del 18 giugno 1931, n° 773 e relativi regolamenti attuativi), inizialmente individuata dal CTR come normativa tecnica verticale di riferimento, si è quindi ritenuta maggiormente applicabile la normativa francese NFPA 432 e ulteriori aggiornamenti (NFPA 400).
Detti riferimenti tecnici evidenziano per il perossido di dibenzoile la caratteristica di “infiammabilità” e non più di “esplosività” e declinano distanze di sicurezza inferiori rispetto alle aree di stoccaggio.
Sulla base delle conclusioni del CTR e del redigendo Piano di emergenza esterno (PEE, a cura della Prefettura), questa Amministrazione si è già attivata per elaborare il proprio ERIR comunale, elaborato di rischio di incidente rilevante, relativo al controllo e alla previsione dell’urbanizzazione nelle aree interessate da un possibile danno per la presenza di impianti a rischio.
Parallelamente, il Comune intende attivare tutte le azioni possibili relative all’informazione, consultazione e partecipazione ai processi decisionali del pubblico.
