Letizia Moratti, candidata civica alle regionali in Lombardia con il sostegno del Terzo Polo intervenuta all’evento ‘Verso le regionali – Direzione Nord’ a Palazzo delle Stelline di Milano ha affrontato tematiche come l’autonomia, vaccini e sanità in generale, e ovviamente la sua candidatura.
“Corro per vincere e non ho piani B”. Moratti si è rivolta al presidente Attilio Fontana chiedendo di nuovo un confronto con lei e con Pierfrancesco Majorino: “Peccato che il presidente Fontana non sia qui con noi due candidati. Il confronto è il sale della democrazia. Ma non tanto per rispetto a noi due – ha concluso – ma degli elettori: credo sia davvero necessario. Io e Majorino continuiamo a chiederlo e spero ci possa essere”.
“Sono aperta al dialogo con altri movimenti e forze e sono disponibile anche nei confronti del Comitato Nord. Con loro condivido il tema delle autonomie. Sono aperta con tutti ma sui contenuti. Io sono candidata per una lista civica e aperta, ho dimostrato di essere aperta nei confronti di tutti e anche del Comitato Nord – ha aggiunto – che è espressione di un disagio che in questo momento è evidente nell’ambito della Lega”.Insomma “la mia posizione è di confronto sui contenuti, tanto è vero che anche al Pd avevo proposto di misurarci su tematiche anche molto identitarie per loro – ha concluso – come ambiente, diritti, legalità e lavoro. Cercando sempre di parlare di contenuti”.
Sanità: “Questo governo non sta investendo nella sanità, diminuisce le risorse rispetto a prima e in questo senso ritengo che non aver preso il Mes sia un errore. Quando sono arrivata in Regione Lombardia ho trovato una situazione drammatica dal punto di vista della campagna vaccinale antiCovid, ho chiamato Guido Bertolaso con me, ho messo a posto l’organizzazione e siamo passati da essere l’ultima in Italia ad essere i primi” aggiunge Moratti, che parla anche dei suoi interventi sulle liste d’attesa “Era un tema presente anche prima del Covid, non esisteva una mappatura, io ho creato un’unità di controllo e messo a terra delle delibere, ad esempio portando il rispetto dei tempi di attesa per i ricoveri oncologici dal 60 all’80%”.
Sul tema dei vaccini invece: ‘Non è giusto abbassare la guardia, mi sembra che la Regione ci creda meno ora nella campagna vaccinale. E mi sembra che sia molto allineata con le politiche del governo che sono tanto lassiste su questo tema. Il governo ha reintegrato i medici no-vax e tolto multe ai cittadini che non si sono vaccinati – ha aggiunto – per non parlare del ritardo con cui è stato affrontato il tema degli arrivi dalla Cina”
Infatti, “se fossi stata ancora in Regione – ha proseguito Moratti, ex assessore al Welfare della Lombardia – avrei fatto un’ordinanza per dire che i voli dalla Cina, anche con scali intermedi, dovevano essere monitorati con tampone”. Perché in una Regione “colpita come la nostra, con tutti i lutti e sofferenze della pandemia – ha concluso – non credo che abbassare la guardia sia la politica giusta”.
In merito agli Enti locali: “La riforma delle province è incompiuta, o si ripristinano e si danno risorse affinché possano erogare i servizi richiesti oppure si trovano altre soluzioni. Soprattutto i piccoli comuni fanno fatica a parlare con la Regione e noi ne abbiamo mille sotto i cinquemila abitanti, che fanno fatica anche a partecipare ai bandi. Per questo sono nate tante liste civiche perché si sono dimostrate negli anni più vicine ai cittadini”.
Spoil system: “Prima cercherei di capire la validità delle persone, l’ho sempre fatto da presidente Rai e da ministro, questo mi ha portato quasi sempre a non utilizzare lo spoil system, è una questione di buon senso e di merito”. Dopo che ieri il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha preso posizione contro le critiche del centrosinistra al governo dicendo che lo spoil system è una procedura che si è sempre vista, a chi le chiede se sia d’accordo, Moratti replica: “Io sono d’accordo con me stessa, è una questione di buon senso, se ci sono persone valide, teniamole”.
