Il Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, di cui Gariwo e il Comune di Milano fanno parte, ha ratificato le scelte espresse dall’Assemblea riguardanti il tema per le celebrazioni del 6 marzo 2023 al Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano: “Salvare l’umano nell’uomo. I Giusti e la responsabilità personale”.
Le figure approvate sono:
- Gareth Jones, giornalista gallese, fu il primo a documentare l’Holodomor, scontrandosi con l’indifferenza dell’Occidente e la censura sovietica fino alla sua misteriosa morte
- Alfreda Noncia Markowska, donna rom, durante il Porrajmos perse la sua famiglia ma rischiò la vita per salvare dallo sterminio il maggior numero di bambini, rom o ebrei
- Hersch Lauterpacht, giurista britannico, ha posto l’individuo al centro del diritto e ha promosso a Norimberga l’idea di responsabilità personale di fronte a ordini inumani
- Akram Aylisli, scrittore azero, ha denunciato le violenze del suo Paese contro gli armeni e sostenuto il dialogo tra i due popoli, pagando con un “esilio” nella propria terra.
La cerimonia per i nuovi Giusti avrà luogo al Giardino dei Giusti di Milano nell’ambito della Giornata dei Giusti dell’umanità del 6 marzo 2023. In quell’occasione le figure scelte verranno onorate nell’ambito di una ricorrenza speciale: i primi vent’anni del Giardino dei Giusti di tutto il mondo del Monte Stella. Il Giardino è infatti “nato” il 24 gennaio 2003 con l’intento di onorare i Giusti di tutti i genocidi, totalitarismi e crimini contro l’umanità.
Una ricorrenza che, in un momento storico come quello che viviamo, con l’Europa e il mondo martoriati da guerre e intolleranza, assume un valore non solo simbolico. Purtroppo, abbiamo ancora un grande bisogno di Giusti che ispirino la società verso uno sviluppo di pace, rispetto e tolleranza. La vita e le lotte dei nuovi Giusti che verranno iscritti a marzo nel giardino del Monte Stella sono esempi di sacrificio in nome della libertà, della verità e del rispetto dei popoli. Sono senz’altro un ulteriore tassello nella costruzione di una memoria condivisa e diffusa di storie e valori che possono e devono aiutarci e aiutare le nuove generazioni a formare cittadine e cittadini consapevoli. La memoria e la giustizia, come la democrazia e la pace, non sono punti di arrivo ma sentieri che ogni giorno vanno liberati e allargati perché sempre più persone possano conoscerli e percorrerli.
Il Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi.
Nel ventennale del Giardino dei Giusti di Milano vogliamo lanciare un messaggio forte e chiaro a tutto il Paese: l’esempio dei Giusti ci insegna da una parte a lottare ogni giorno contro l’odio e la cultura del disprezzo e del nemico, che spesso attraversano il dibattito pubblico; dall’altra a difendere la verità contro le menzogne dei totalitarismi e delle autocrazie che ancora oggi insanguinano il mondo. L’invasione dell’Ucraina nasce da una manipolazione storica di Putin, che ha messo in discussione l’identità di una nazione indipendente. Per questo tra i Giusti che saranno onorati il 6 marzo 2023 ricordiamo il giornalista Gareth Jones che denunciò al mondo l’Holodomor, lo sterminio per fame di Stalin, che provocò milioni di vittime in Ucraina nel 1933. È inoltre di grande rilevanza l’onore che Milano dà a Hersch Lauterpacht, a cui dobbiamo la prima Carta dei diritti umani nel 1945 e la nozione di Crimine contro l’umanità che venne adottata nel processo di Norimberga. A loro si aggiunge la figura straordinaria di Alfreda Noncia Markowska, una polacca di etnia rom che salvò decine di bambini ebrei e rom e lo scrittore azero Akram Aylisli, perseguitato e costretto al silenzio per avere cercato nel suo paese di porre fine all’odio verso gli armeni.
Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo e vicepresidente dell’Associazione Giardino dei Giusti.
