Venerdì 13 maggio alle 16.30 Valeria Parrella presenta il suo ultimo romanzo “La fortuna” alla libreria Tarantola
Trama del libro
Il prodigio viene dalla terra, e scuote aria e acqua. Dal cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare è denso e la costa sembra viva, ogni mappa disegnata è stravolta, i punti di riferimento smarriti. Lucio ha solo diciassette anni e ha seguito l’ammiraglia di Plinio il Vecchio nel giorno dell’eruzione del Vesuvio, ma non può sospettare che il monte che conosce da sempre sia un vulcano. Per quel prodigio mancano le parole, non esiste memoria né storia a rassicurare.
Nascosta dalla coltre rovente c’è Pompei, la città che ha visto nascere Lucio e i suoi sogni, dove ancora vivono sua madre, la balia, gli amici d’infanzia, dove ha imparato tutto ciò che gli serve, adesso, per far parte della flotta imperiale a dispetto del suo occhio cieco – anzi, proprio grazie a quello, che gli permette di vedere più degli altri, perché “un limite è un limite solo se uno lo sente come un limite, sennò non è niente”. E mentre Lucio tiene in mano, per quanto la Fortuna può concedere, il filo del suo destino, ecco che Pompei torna a lui presente e più che mai viva, nel momento in cui sembra persa per sempre, attraverso i giochi con le tessere dei mosaici, i pomeriggi trascorsi nei giardini o nelle palestre, le terme, il mercato, i tuffi in mare e le gite in campagna, le scorribande alla foce del fiume.
La sua intera giovinezza gli corre incontro irrimediabilmente perduta, eppure – noi lo sappiamo – in qualche modo destinata a sopravvivere. Insieme a Lucio, una folla di personaggi, mercanti, banchieri, matrone, imperatori, schiavi, prostitute e divinità, si muove tra le pagine di un romanzo sorprendentemente attuale, in cui niente è già visto: piuttosto ciò che conoscevamo del mondo classico ci appare in un aspetto nuovo, moderno e intimo.
Valeria Parrella
L’autrice nasce a Torre del Greco (NA), ma cresce a Nocera Inferiore (in provincia di Salerno), dove si laurea in lettere antiche con una tesi in glottologia. In seguito si specializza come interprete della lingua dei segni italiana.
Il suo esordio narrativo avviene nel 2003 con una raccolta di sei racconti, “Mosca più balena” vincendo il Premio Campiello Opera Prima, il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante e arrivando alla finale del Premio Bergamo.
Nel 2005 con i racconti “Per grazia ricevuta”, arriva tra i cinque finalisti al Premio Strega e vince il Premio Renato Fucini per la miglior raccolta di racconti.
Inizia nel 2007 a lavorare nel mondo teatrale collaborando negli anni con l’Editore Bompiani, con Diego de Silva e Antonio Pascale.
Nel 2008 pubblica il suo primo romanzo “Lo spazio bianco”, vincendo il Premio Letterario Basilicata e nel 2009 è stato tratto l’omonimo film diretto da Francesca Comencini, vincendo il premio Tonino Guerra al Bif&st 2010 per il miglior soggetto alla 66ª Mostra del Cinema di Venezia.
Il 30 settembre 2011, al Teatro San Carlo, durante la celebrazione per il 150simo anniversario dell’Unità d’Italia, viene eseguito l’oratorio Terra di Luca Francesconi, su libretto di Valeria Parrella aprendo la stagione sinfonica 2011-2012 dell’Ente lirico.
Dal 2013 vince vari premi come Miglior autore di novità italiana al Premio Le Maschere del Teatro italiano, Premio Letteratura per il romanzo “Tempo di imparare” nel 2014 e nel 2019, ha ricevuto il Premio Flaiano per la narrativa e arriva terza al Premio Strega 2020.
Collabora con La Repubblica e con l’Espresso. Dal 2006 cura la rubrica di libri del settimanale Grazia.
Porta la tua copia del libro, Valeria Parrella ti aspetta per firmarla!
