Negli ultimi tempi è sempre più facile sentire storie di truffe ai danni di risparmiatori incappati in false società di trading online, senza licenze e autorizzazioni, che promettono guadagni facili. Si tratta di una e propria moda quella di illudere molte persone che regalano migliaia di euro a società con sedi in paradisi fiscali che poi spariscono nel nulla.
La frode cresce su un terreno molto fertile: l’assenza di cultura finanziaria nella maggior parte della popolazione. E si sviluppa attraverso siti web dal look professionale, con grafici e cifre che rimandano all’immaginario della borsa.
Solo nei primi due mesi del 2019 la Consob ha ordinato la chiusura di 34 siti e tre pagine Facebook che facevano credere ai consumatori di investire in qualcosa che non esiste. Non c’è un profilo in particolare: in questa trappola possono cadere tutti, dal professionista all’impiegato, passando per giovani coppie e pensionati. L’amo è la promessa di guadagni facili: gli operatori del call-center prospettano rendimenti fino al 120%.
Riavere il denaro perduto è quasi impossibile: fondamentale è la prevenzione, ma se ne parla pochissimo e spesso è tenuto nascosto anche da chi ci è passato, non è facile infatti accettare l’idea di aver creduto a una gigantesca messa in scena
L’informazione rimane l’unico strumento di difesa.
